Nazzareno CristofaniDopo la caduta del potere temporale in Perugia, e con l’entrata dell’esercito piemontese nel settembre 1860, il patriottismo pervade l’Umbria e anche a Ponte San Giovanni si istituisce la Milizia Nazionale comandata da un membro della famiglia Angeletti. I militi, un centinaio di giovani ponteggiani armati di uno schioppo ad avancarica e una daga, si ritrovavano la domenica per l’istruzione militare nella piazza del paese dopo la messa. Durante la settimana poi i militi facevano servizio di ronda e vigilanza nelle campagne vicine alla ricerca di eventuali giovani renitenti alla leva e di briganti.

Durante la III Guerra d’Indipendenza, partirono anche da Ponte San Giovanni molti volontari garibaldini e tra loro Nazzareno Cristofani che a Bazzecca, piccolo comune trentino in Val di Ledro, il 20 luglio 1866 sacrificò la sua giovane vita durante un attacco delle truppe austriache. I compaesani, appresa la notizia da Pio Pampanini, anche lui volontario garibaldino partito da Collestrada che prestò invano i suoi soccorsi al Cristofani, fecero installare una lapide a memoria del giovane caduto all’incrocio di Via dei Loggi. La lapide, insieme al fabbricato dove era apposta, venne distrutta dai bombardamenti del ’44 ma successivamente ricollocata nella sua posizione originaria ed è oggi ancora visibile.