la storia di ponte san giovanni

medioevo e rinascimento

Caduto ormai da tempo l’Impero Romano, dopo l’anno mille, sopraggiungono le invasioni barbariche e tempi assai difficili anche per Ponte San Giovanni. Belisario prima e Totila poi prendono d’assalto Perugia e le campagne vicine e mettono a ferro e fuoco tutti i villaggi, fra cui quello che sarà più tardi Ponte San Giovanni.
Intanto, nel 1182, nasce ad Assisi Francesco di Pietro Bernardone, che diventerà poi il santo patrono d’Italia, San Francesco. Ma in quel tempo tra Assisi e Perugia non scorreva buon sangue e in una delle soventi guerra tra le due città, nel 1204, prese parte nella cavalleria anche il giovane ardito Francesco di Pietro Bernardone che venne fatto prigioniero dai perugini non lontano da Ponte San Giovanni e poi portato nelle carceri di Perugia. Si dice che la battaglia si svolse nelle vicinanze di Collestrada, ma che poi i prigionieri assisiani vennero condotti a Perugia percorrendo la via Pievania di San Giovanni (Via Pieve di Campo) fino alla porta San Girolamo. E fu proprio durante questo tragitto che Francesco si fermò per dissetarsi e lavarsi le ferite alla fonte che oggi è conosciuta come la fonte di San Francesco.

Nel corso del Basso Medioevo si era andata sviluppando lungo il fiume Tevere e dunque anche nella zona di Ponte San Giovanni una grande attività di molinatura che, grazie allo sfruttamento del movimento dell’acqua, garantiva la lavorazione del frumento e delle olive.
La storia prosegue poi senza altri rilevanti avvenimenti, anche se alcune calamità, come la pestilenza del 1361 a Perugia e nelle campagne avevano decimato e ridotto alla fame la maggioranza della popolazione. La rinascita del territorio tra Ponte San Giovanni e Perugia è connessa al sorgere della Pieve di San Giovanni Battista, (Pieve di Campo), che si collocava lungo un’ importante via di comunicazione (tra la città di Perugia e il guado del Tevere) e nei pressi dei preesistenti luoghi di culto (necropoli del Palazzone, di Ponticello di Campo e di Monte Vile). La nascita della parrocchia di Pieve di Campo è databile prima dell’anno Mille; segue la nascita della cappellania di San Bartolomeo Apostolo, sorta all’estremità opposta dell’abitato, nei pressi dei primitivi insediamenti ubicati vicino al ponte sul Tevere. 
Nel XIV secolo la chiesa di San Bartolomeo andò acquisendo alcune prerogative di parrocchia e il 6 novembre 1366 viene ratificata l’avvenuta costituzione dell’autonoma Villa di Ponte San
Giovanni, distaccata da quella di Campo, con proprie pertinenze territoriali e con un proprio sindaco.
Fatti del tempo
Nel 1375 il condottiero di ventura Giovanni Acuto, occupa il villaggio e i suoi molini, ma viene poi scacciato dagli abitanti di Ponte San Giovanni. A Ponte San Giovanni si svolse anche la battaglia tra il Comune di Perugia e la Compagnia Bianca, una temibile bada di briganti venuti dalla Toscana.

Perugia infatti attaccò i briganti proprio presso Ponte San Giovanni ma alla fine perse la battaglia e accetto non senza incertezze di far pace con la sede Pontificia che inviò pertanto a protezione il Cardinale spagnolo Egidio Albornoz (1371). Il Comune e i cittadini decisero di accogliere l’arrivo del Cardinale con molti onori e lo fecero proprio a Ponte San Giovanni.
Nel luglio 1416, nelle vicinanze di Ponte San Giovanni si svolse una grande battaglia a cui parteciparono molti celebri capitani dell’epoca, come i Malatesta, i Baglioni, e Braccio Fortebraccio, contro i Raspanti. La battaglia, che si dice durò oltre sette ore, venne vinta dai Raspanti che costrinsero i Malatesta alla fuga verso Foligno. Dopo la disfatta i perugini offrirono a Braccio la Signoria della città e del territorio ma nel 1424, dopo la morte del condottiero, si fece avanti contendendo il potere agli Oddi, la potente famiglia dei Baglioni che resto al potere a Perugia sino al 1540 quando con la fine della signoria Baglioni finì anche il libero Comune di Perugia. Perugia si vede poi assoggettata al dominio Pontificio, con la costruzione della Rocca Paolina, dominio che durerà fino al settembre 1860, epoca in cui entrerà a far parte del Regno d’Italia.
Nella foto un disegno che ritrae il ponte e la chiusa di Ponte San Giovanni datato 1686.

Nella foto un disegno che ritrae il ponte e la chiusa di Ponte San Giovanni datato 1686.

San Francesco d’Assisi

La fonte di Pieve di Campo

il ponte nell’ottocento